lunedì 25 agosto 2014

Robocop (2014)

Robocop – 2014

Essendo un inguaribile romantico ho sperato fino alla fine che si potesse vedere un po' di più del ritorno di Alex Murphy alla vita normale ma le mie alte aspettative mi hanno nuovamente deluso.
Daltronde è anche giusto che sia così.
Infatti non è di una commedia romantica di cui stiamo parlando ma di Robocop (versione 2014).



La pellicola remake del celebre film degli anni 80 è stata rivisitata in chiave moderna dal regista brasiliano José Padilha.
Padilha ha alle spalle un paio di film d'azione, Tropa de elite (Elite Squad) e Tropa de elite 2 il primo dei quali ha ricevuto diversi premi della critica.
Questo si riflette nella nel film nelle sue azioni militari che in momenti diversi fanno da scenario a quello che accade.
Questo differisce non poco dal primo Robocop in cui i combattimenti erano esclusivi fra l'uomo-robot e la malavita di Detroit.



Ma era anche il 1987 e il regista all'epoca era l'olandese Paul Verhoeven che pur vantando film d'azione come Starship Troopers e Atto di Forza, ha diretto anche Showgirls e Basic Instinct.

Tuttavia la mia recensione di questa nuova versione del film è positiva.
Mi è piaciuto molto l'approccio della Diretta Televisiva presente in alcuni momenti del film perché mi ci rispecchio e nella società moderna, quella del controllo mediatico, è una realtà più che mai assodata così come la sua influenza nella nostra vita di tutti i giorni.
La scelta di Samule L Jackson nei panni di mattatore televisivo è stata una scelta azzeccata
Ho trovato anche spunti interessanti come ad esempio il dilemma su come la società si interfaccia con la presenza di robot al posto degli uomini a ricoprire determinati ruoli. Tematica fra l'altro già presente in realtà come quella del film Io Robot.
In questo film questa chiave di lettura è molto più marcata che nel film del 1987.
L'altra scoperta interessante è lo spazio extra dedicato alla famiglia dell'agente Murphy.
Abbiamo più possibilità di vedere l'intimità del focolare domestico che aiuta a creare un legame ancora più profondo con Alex prima che diventi meccanico e possiamo anche vedere cosa vuol dire lasciare la propria casa come un uomo e ritornarci come una macchina.
Altra scelta felice quella di dare ad Alex un partner poliziotto maschile e lasciare i sentimenti alla moglie così da creare situazioni ben distinte nelle due fasi del film.
Si vede infine che è stata molto pensata e curata nel dettaglio l'immagine di questa Detroit futuristica ma al contempo sempre con gli scorci sui sobborghi con gli edifici che sono a noi familiari.

D'altro canto secondo me ci sono alcune pecche.
Il personaggio del professor Norton interpretato da Gary Oldman è il classico individuo combattuto fra bene e male che però è troppo rapido nel cambiare bandiera.
Dapprima legato molto ai suoi ideali etici e morali, ci mette ben poco ad essere addomesticato dal CEO della OmniCorp, interpretato da Michael Keaton e a diventare un burattino che quando si risveglia finisce poi con grossi scrupoli morali che avrebbe fatto meglio a farsi venire prima ancora di cominciare.
L'importanza del legame della famiglia è proprio quello che secondo me avrebbe potuto essere ampliato per capire ancora di più la privazione del proprio corpo.
In parte questo viene esaminato come argomento quando Alex è senza la corazza di Robocop, ma mi ha comunque lasciato la voglia di saperne di più.
Voglia troncata dal fatto che giustamente è e rimane un film d'azione.
Infine credo che la parte poliziesca con i grandi complotti da indagare e svelare è stata ridotta all'osso proprio per far spazio all'azione.
Tutti confessano in 4 secondi netti e trovare il cattivo è facile come andare al bar e ordinare un espresso il che rende tutto un po' troppo semplice.

In conclusione Robocop è un bel film ed è difficile paragonarlo all'originale perché son passati tanti anni, il mondo è diverso così come diverse sono le persone che vanno al cinema e quello che ci si aspetta.
Vale la pena vederlo e suggerisco a chi non lo ha ancora visto di farlo.
Tuttavia mi è mancata la scenda finale del film originale con Dick Jones,il cattivo della OCP, che vola dalla finestra dell'ultimo piano del del grattacielo.
Quelle sue braccia sproporzionate da quegli effetti speciali targati anni 80 mi hanno sempre fatto sorridere!




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