lunedì 13 ottobre 2014

Corto Circuito - 1986

È inutile, purtroppo credo che gli anni migliori siano ormai passati.
Gli anni in cui tutto sembrava andar bene in quelle giornate senza fine che duravano una eternità.
I cartoni animati con tutta quella violenza non mi hanno fatto diventare un poco di buono che picchia le vecchiette e ruba le autoradio e forse proprio per questo mi chiedo cosa faranno i bambini che vedo crescere con Postman Pat o Peppa Pig...
Un tempo in cui si giocava ancora con il caro vecchio Commodore 64 e i film erano meno di oggi ma migliori.
I film... e che film!
C'era cura nel dettaglio e il piacere di stupire il pubblico. Quelli erano gli anni 80.
Mitici e intoccabili figli di una epopea di vita vissuta senza tanti dei problemi di oggi e con il piacere di stare assieme e condividere.
Forse esagero perché li ho vissuti come un bambino ma non riesco davvero ad avere ricordi negativi.

Comunque questo breve post di oggi è per un film che nel firmamento della filmografia americana anni 80, è un simbolo, un'icona scintillante, uno sole verso il quale tutti ci volgiamo con venerabile rispetto per la semplicità, la gioia, l'ilarità e il piacere che dava avere questa esplosione di emozioni che solo quei film speciali davano all'epoca.
Come fare rafting nel fiume in piena dei sentimenti.
Un film che non ha niente a che fare con la cultura ma ti lascia arricchito.
Il film è “Corto Circuito”.

Niente forma antropomorfa ma cingoli al posto delle gambe.
Nessuno scatto atletico come Sonny in Io Robot.
Solo un robot che doveva sembrare come un robot e agire come tale, eseguendo solo quello che gli veniva detto di fare.
Pensate ora che questo robot possa essere animato da vita propria, da una sua intelligenza e personalità: è un sogno un po futuristico, quasi alla Asimov.
Eppure Johnny 5 sa entrare nel cuore delle persone anche se è fatto di ferro, acciaio e silicio e vi entra per restarci.
Per me rimane uno dei film più belli da vedere e rivedere.
Una chicca è la canzone finale che ho riscoperto di recente ed è abbastanza difficile da trovare su Internet: “Come and follow me” di Max Carl e Macy Levy.

Buon ascolto e ricordate “Johnny 5 è vivo!!!!”



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